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Occupazione. Stanziamenti e misure per il reimpiego


Il Governo italiano è quello che in Europa ha stanziato nel 2009 più fondi a favore delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese e dell'economia reale: 17,8 per le grandi opere, 7 a tutela dei più deboli, 2 per le imprese dei settori più colpiti, 9 fondo strategico per le imprese, 20 per gli ammortizzatori sociali, per un totale di 55,8 miliardi di euro.
Il Governo ha messo in campo nuove misure per favorire il reimpiego dei lavoratori in cassa integrazione.

L'azienda può rimettere al lavoro i propri dipendenti in cassa integrazione purché essi seguano corsi di formazione e aggiornamento. Lo stipendio è pagato per l'80% dalla cassa e all'azienda spetta solo il rimanente 20%.

I lavoratori in cassa integrazione o in mobilità che intendono avviare una piccola impresa o una cooperativa, possono chiedere l'erogazione anticipata in una sola volta dell'intero ammontare del sussidio che gli spetta e usare questo denaro per dare il via alla nuova attività.

La retribuzione dei lavoratori coinvolti nei contratti di solidarietà è salita dal 60 all'80% della somma prevista originariamente. Si incentiva così uno strumento che evita il ricorso alla cassa integrazione e mantiene il posto di lavoro, al contrario di quanto predicava il Pd, che puntava tutto sull'assegno di disoccupazione che avrebbe aumentato i licenziamenti in modo esponenziale. Con questo tipo di contratto il dipendente riduce l'orario di lavoro e il compenso ma resta a tutti gli effetti al lavoro.

Per favorire il rientro nel mondo del lavoro, chi assume un lavoratore con indennità disoccupazione ha diritto a un incentivo di pari entità.

Per proteggere anche i lavoratori non coperti dalla cassa integrazione il governo ha stanziato 9 miliardi di euro. Questo "paracadute" protegge i dipendenti delle piccole imprese e degli studi professionali, apprendisti, lavoratori interinali, collaboratori a progetto.

Per la prima volta sono stati tutelati i lavoratori a progetto. Dal 27 maggio 2009 è infatti operativa la nuova indennità di reinserimento per i collaboratori a progetto con un solo committente che abbiano perso il posto di lavoro. Questi lavoratori possono percepire il 30% di quanto percepito l'anno precedente, con un tetto massimo di 4.000 euro. Con una drastica semplificazione delle procedure, il Governo ha poi accorciato a soli 20-30 giorni il tempo per accedere agli ammortizzatori sociali.

E' stato deciso un risparmio fiscale del 10% per le imprese che assumono lavoratori con più di cinquanta anni d'età.

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