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I lavoratori domestici

Lavoratori italiani o dell’Unione Europea

Il datore di lavoro può assumere direttamente il lavoratore domestico italiano dopo avere concordato gli elementi del rapporto di lavoro.
I cittadini stranieri provenienti da paesi aderenti all’UE devono invece, uniformarsi per l’assunzione alla normativa italiana ed ottenere il certificato di soggiorno.

Lavoratori extracomunitari

Le procedure di assunzione sono diverse a seconda che il lavoratore si trovi già sul territorio italiano, con regolare permesso di soggiorno, o si trovi ancora nel suo paese:
se il lavoratore si trova in Italia, l’assunzione avviene con le stesse modalità previste per i lavoratori domestici italiani e comunitari;
se il lavoratore si trova all’estero, prima che arrivi in Italia il datore di lavoro deve presentare domanda all’Inps.

Nella domanda il datore di lavoro deve:
assicurare una retribuzione mensile non inferiore a € 439,00 con condizioni normative retributive uguali a quelle stabilite per i lavoratori italiani;
dimostrare di possedere un reddito familiare annuo non inferiore a quanto stabilito dalla legge per l’anno in corso;
assicurare la disponibilità di un alloggio adeguato;
impegnarsi a comunicare la cessazione del rapporto di lavoro entro cinque giorni all’Inps;
garantire le spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel Paese di origine.

Verificata l’esistenza dei requisiti reddituali e delle condizioni contrattuali, è rilasciata l’autorizzazione e il datore di lavoro deve chiedere il nullaosta alla Questura.

L’autorizzazione completa di nullaosta, deve essere spedita al lavoratore nel Paese di residenza, in modo che egli possa esibirla alle autorità diplomatiche o consolari italiane del posto per ottenere il visto di ingresso in Italia.
L’autorizzazione è revocata se non viene utilizzata entro sei mesi dalla data del rilascio.

Documenti del lavoratore

All’atto di assunzione il lavoratore deve consegnare al datore di lavoro i documenti necessari previsti dalla legge e presentare in visione i seguenti documenti:
la tessera sanitaria aggiornata;
il proprio stato di famiglia;
il codice fiscale;
copia di un documento di identità personale non scaduto;
l’eventuale numero di iscrizione all’Inps, nel caso in cui sia già stata assicurato.

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