(N.b. le aliquote contributive sono state sottoposte a variazioni negli anni)
Uno degli obiettivi perseguiti dal Legislatore attraverso la legge n. 30/2003 e, successivamente, con le norme attuative contenute negli articoli da 61 a 69 del D. L.vo n. 276/2003 è stato quello di “regolamentare” in una qualche maniera il fenomeno delle prestazioni coordinate e continuative, le quali hanno avuto nel nostro Paese uno sviluppo abnorme: basti pensare che sono circa 2.500.000 i lavoratori c.d. “parasubordinati”, residenti, in prevalenza nel Nord, anche se è notevolmente cospicua la percentuali di coloro che operano nelle altre zone.
di Dott. Eufranio MASSI - Dirigente della DPL di Modena
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Uno degli obiettivi perseguiti dal Legislatore attraverso la legge n. 30/2003 e, successivamente, con le norme attuative contenute negli articoli da 61 a 69 del D. L.vo n. 276/2003 è stato quello di “regolamentare” in una qualche maniera il fenomeno delle prestazioni coordinate e continuative, le quali hanno avuto nel nostro Paese uno sviluppo abnorme: basti pensare che sono circa 2.500.000 i lavoratori c.d. “parasubordinati”, residenti, in prevalenza nel Nord, anche se è notevolmente cospicua la percentuali di coloro che operano nelle altre zone.
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