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L'acconto Irpef

Obbligo di corresponsione dell'acconto

L’acconto Irpef è l'imposta da corrispondere all'erario da parte dei contribuenti persone fisiche quale anticipo sui redditi per l'anno in corso. Per calcolare se sia dovuto il pagamento bisogna verificare l’importo dell’imposta calcolata con la dichiarazione dei redditi relativa all'anno precedente. L’obbligo della corresponsione scatta al superamento di €. 51,65 di imposta a debito. In tal caso l’importo da versare è pari al 98% dell’imposta.

Modalità di versamento

Il contribuente che deve effettuare il pagamento deve necessariamente:
Versare tale importo in unica soluzione (entro il mese di novembre) se l'importo dovuto è inferiore a euro 259,26

Ha facoltà, nel caso l'importo sia superiore a tale cifra:
Versare in due rate (40 % la prima, da pagare entro il termine previsto per il saldo dell'imposta relativa all'anno precedente; 60% la seconda, da pagare entro il mese di novembre) se l'importo dovuto è pari o superiore a euro 259,26.

Versamento su base previsionale

Il contribuente che ritiene di dover versare una minore imposta sui redditi da dichiarare nella successiva dichiarazione ha facoltà di calcolare l'acconto in relazione ai redditi previsti. Per fare questo dovrà elaborare una bozza di dichiarazione e compiere una calcolo previsionale della seconda rata d’acconto.

Calcolo erroneo

Il contribuente che si renderà conto di aver compiuto una valutazione sbagliata, ovvero avrà pagato un importo minore rispetto a quello effettivamente dovuto avrà a disposizione l'istituto del Ravvedimento operoso per regolarizzare la propria posizione. Tale opportunità è valida fino alla scadenza del termine della presentazione della dichiarazione dei redditi. Al di là di tale termine scatterà la sanzione del 30% sulle somme non versate, o versate in meno, oltre agli interessi.

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