Non configurano la concorrenza sleale le somme fatturate in proprio dal dipendente ai clienti del datore. L'azienda deve provare il danno e l'infedeltà scatta solo se l'attività privata avviene durante l'orario di lavoro subordinato.
Cassazione, sentenza 5365 del 4.4.12
Pubblicato da Daniele CdL Scorrano (vedi il testo integrale)
Nessun commento:
Posta un commento