![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh68apoC2roVyt_H0lJcv84Z4YQOR4XQnLXthJaXZur0kN2NG4Si1g0Vn_s3yM-Zk-VozVMtbzgJPcJReOQZqOv_RsCcEyJNwYcn-gxub5bxRkz8ASrkM7TcCqRi4hU62MOsJmBz-rsLRD/s400/Schermata+2012-04-06+a+13.57.55.png)
Non configurano la concorrenza sleale le somme fatturate in proprio dal dipendente ai clienti del datore. L'azienda deve provare il danno e l'infedeltà scatta solo se l'attività privata avviene durante l'orario di lavoro subordinato.
Cassazione, sentenza 5365 del 4.4.12
Pubblicato da Daniele CdL Scorrano (vedi il testo integrale)
Nessun commento:
Posta un commento