Il 20 scorso il Ministero della Giustizia ha sottoscritto con l'ANCI un Procollo per   impiegare in lavori socialmente utili i detenuti.

Le prestazioni che saranno affidate ai  detenuti concernono molteplici  attivita' e vanno vanno dalla manutenzione alla pulizia delle strade e degli spazi verdi, mentre l'intesa scommette sul recupero dei detenuti e  fa dichiarare al Ministro di Giustizia che ''se ogni Comune decidesse di coinvolgere in lavori esterni dieci detenuti - ha detto Severino - avremmo di colpo  alcune migliaia  reclusi occupati in lavori utili''.

Spettera' al  magistrato di sorveglianza. valutare i  requisiti necessari ai detenuti per entrare a far parte del progetto , che dà  corpo e consistenza ad una   sperimentazione gia' in corso ''a macchia di leopardo''  sottolineando che si tratta di ''una iniziativa istituzionale realizzata su basi concrete che potra' quindi migliorare in generale il livello di detenuti al lavoro''.
L'accordo sottoscritto sara' operativo da subito ed ogni Comune potra'  suggerire  proposte   da avviare   merito , a partire da quelli che  risultano gia' esistenti   nelle  carceri all'interno del proprio territorio,  che il  Dipartimento di amministrazione penitenziaria  verifichera' e convalidera'

Per i detenuti,  è stato rilevato dai rappresentanti istuzionali  sottoscrittori del Protocollo,  non e' prevista  alcuna  forma di remunerazione ,mentre il progetto sara' finanziato al 50% dal Dap e al 50% dai Comuni,confidando che
l'inserimento dei detenuti in lavori utili nelle comunita' locali non susciti perplessita' o dubbi tra i cittadini ,posto che  :

a) il detenuto che va a lavorare   nutre la speranza di riprendere una vita normale

b) i detenuti andranno a svolgere compiti che generalmente vengono rifiutati da altri

c) il recupero del condannato attraverso  l'impegno lsvorativo è previsto dall'articolo 27 della Costituzione .