Sono in arrivo a coloro che hanno percepito trattamenti pensionistici non spettanti le note di addebitpo da parte dell'Inps , cui seguira' l'attivazione dei procedimenti di recupero.
In proposito il messaggio n.11059 /2012 dell'Istituto evidenzia quanto segue.
In primis ,rispetto al nuovo procedimento di recupero coattivo ,si rappresenta che le sedi possano attivare un piano di recupero su pensione solo dopo che sia stata inviata una notifica di indebito. Le comunicazioni di indebito, da effettuarsi tramite modello RC1, devono contenere in allegato anche il bollettino di conto corrente postale per effettuare il pagamento in un'unica soluzione.
Inoltre si precisa la possibilità di effettuare la restituzione di quanto indebitamente percepito non solo in un'unica soluzione, ma anche attraverso un piano rateale.
In caso di rateazione potranno essere effettuate trattenute sulle pensioni in godimento oppure rimesse dirette in denaro. Nel primo caso, serve l'autorizzazione del pensionato e le trattenute saranno pari a 1/5 della pensione in godimento. L'importo della trattenuta non potrà essere però inferiore ai 10 euro mensili e il recupero non potrà avvenire oltre le 24 mensilità. Per quanto riguarda le pensioni molto basse, l'Inps prevede un allungamento della rateazione fino a 60 mesi o al massimo 120 mesi. Nel caso di recupero mediante rimesse in denaro, l'Inps concederà la rateazione solo dopo aver verificato la situazione reddituale del pensionato presso l'agenzia delle Entrate.
Pertanto le strutture territoriali sedi sono invitate ad inviare notifiche di indebito riferite a importi certi, procedendo anche a compensazioni con crediti eventualmente ancora da definire. Solo dopo l'invio della suddetta comunicazione, potrà essere attivato il piano di recupero.
Infine nel messaggio l'Inps fa presente che le relative istruzioni sulla questione saranno date con apposita circolare di prossima emanazione.
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