La corte di Appello di Roma ha respinto il ricorso della Fiat avverso la decisione con cui il Tribunale il 21 giugno scorso l'aveva condannata    per discriminazioni  nelle assunzioni alla newco di Pomigliano con una sentenza in cui si  disponeva che  l'azienda assumesse  nella nuova società campana 145 lavoratori con la tessera della Fiom. Diciannove lavoratori iscritti al sindacato che hanno firmato il ricorso individuale avranno anche tremila euro per il danno subito.ù Il ricorso per discriminazione sindacale era  stato presentato dalla sigla dei metalmeccanici della Cgil perché tra i 2. 093 lavoratori assunti finora dalla newco non  c'era  nessun iscritto alla Fiom.

Il gruppo aziendale  nel ricorso ha  sostenuto che    la sentenza ,oggetto di ricorso, lede uno dei principi basilari del fare impresa: la libertà di decidere chi assumere .

I legali della Fiom invece hanno  ricghiesto la conferma  della   sentenza di condanna ,sottolineando che l'azienda   ha tenuto  un comportamento basato   sulla discriminazione  nei confronti di singoli cittadini cui è stato impedito di tornare al lavoro solo perché iscritti ad un sindacato.

Nel provvedimento  con cui risulta respinto il ricorso,la Corte di Appello in poarticolare evidenzia che non c'è niente di casuale nel fatto che che neppure uno de2,093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano,alla data di costituzione in giudizio ,nessun lavoratore fosse iscritto alla Fiom .

L'azienda  ha dichiarato che si riserva ogni tipo di iniziativa legale di opposizione, incluso il ricorso alla Corte di Cassazione

Il segretario generale della Fiom-Cgil,  esulta.: «È importante che sia stato riconosciuto questo diritto alle persone che lavorano.   È chiaro che non avere neanche un iscritto non permetteva nemmeno di esercitare questi diritti."