I liberi professionisti,   hanno delle agevolazioni per la loro pensione e specifici enti previdenziali, controllati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai quali fare riferimento.
Un beneficio fiscale per le pensioni dei liberi professionisti è la rimozione sul reddito totale, con l'unica restrizione di  5.164,27 euro, del limite massimo pari al 12%. La legge finanziaria n. 122/2010 ha però modificato il periodo di decorrenza anche per le pensioni dei liberi professionisti ad almeno 18 mesi, che dovranno dunque continuare a lavorare per un ulteriore anno.

Casse di previdenza per i liberi professionisti

I liberi professionisti, soprattutto quelli registrati agli Albi, ai fini di ottenere il riscatto della pensione, devono iscriversi alle Casse di previdenza apposite e pagare i contributi; gli altri professionisti, non iscritti e non aventi casse autonome, dovranno invece fare riferimento alla Gestione separata dell'Inps.

Gli enti di previdenza che si occupano della contribuzione dei liberi professionisti iscritti, dovranno impegnarsi a pagare le pensioni e gli eventuali servizi aggiuntivi quali copertura sanitaria, assegni di maternità, di disoccupazione o familiari.

Contributi soggettivi per le pensioni dei liberi professionisti

Per ottenere la pensione, i liberi professionisti dovranno altresì annualmente versare dei contributi soggettivi alle casse di previdenza, calcolati in base al loro reddito; sono infine obbligati a pagare anche i contributi integrativi e quelli eventualmente di maternità.

Dal 1° gennaio 2013 le pensioni dei professionisti  risulteranno  piu' onerose e lontane.

L'art.24 ,comma 24 del decreto legge n.201/11 ,convertito in legge n.214/11 .ha disèpodsto che:

"24. In considerazione dell'esigenza di assicurare l'equilibrio finanziario delle rispettive gestioni in conformita' alle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, gli enti e le forme gestorie di cui ai predetti decreti adottano, nell'esercizio della loro autonomia gestionale, entro e non oltre il 30 giugno 2012, misure volte ad assicurare l'equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquanta anni. Le delibere in materia sono sottoposte all'approvazione dei Ministeri vigilanti secondo le disposizioni di cui ai predetti decreti; essi si esprimono in modo definitivo entro trenta giorni dalla ricezione di tali delibere. Decorso il termine del 30 giugno 2012 senza l'adozione dei previsti provvedimenti, ovvero nel caso di parere negativo dei Ministeri vigilanti, si applicano, con decorrenza dal 1° gennaio 2012: a) le disposizioni di cui al comma 2 del presente articolo sull'applicazione del pro-rata agli iscritti alle relative gestioni; b) un contributo di solidarieta', per gli anni 2012 e 2013, a carico dei pensionati nella misura dell'1 per cento".

La scadenza del 30 giugno 2012 per l'adozione delle misure idonee asd assiucurare l'economia gestie delle casse di previdenza dei priofessionisti e' stato spostato al 230 settembre 2012,che risulta rispettato ,nel sensoi che i vari enti hanno stabilito misure circa l'innalzamento dei requisiti per il pendsionamento,l'elevazione deklle aliquote contributive ,la rimodulazione delle al.iquote di rendimento dellaensione,l'adozione del sistema contributivo ovvero del  dsiodstema contributivo indiretto  con l'ampliamento della base pensionabile,

Pertanto dall'anno   prossimo le  misure in vigore in materia pensionistica per i professionisti iscritti alla varie casse  previdenziali registreranno signififcative mnovita'