Si riporta di seguito il Comunicato del MLPS  12 gennaio 2013 che fa riferimento alla Circolare INPS n.149 /12 riguardante  l'argomento di cui al titolo,rispetto a cui ,peraltro , in data 14 scorso è intervenuto il messaggio n.656/13 con cui l'Istituto ha disposto che   per detti trattamenti si continuera' a far riferimento al reddito individuale ,sospendendo l'indicazione contenuta nella predetta circolare .

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A seguito dell'orientamento recentemente espresso dalla Corte di Cassazione (peraltro non a sezioni riunite e comunque contrario a quanto affermato sino a pochi anni fa dalla stessa Corte), con la Circolare 149 del 28 dicembre 2012, l'Inps ha deciso di applicare, a partire dal 1 gennaio 2013, un requisito reddituale che, ai fini del riconoscimento delle pensioni di inabilità per gli invalidi civili assoluti, tiene conto non solo del reddito del richiedente ma anche di quello del coniuge. Il nuovo orientamento rende quindi molto più difficile l'accesso al beneficio.

La circolare ha comprensibilmente creato forte preoccupazione sociale in quanto il nuovo indirizzo si pone in antitesi con quanto operato negli ultimi trent'anni, in coerenza con i pronunciamenti della stessa Corte di Cassazione degli anni precedenti.

La Corte, peraltro, pone in evidenza l'esistenza di normative diverse per le prestazioni riservate agli inabili totali e parziali. Inoltre, se le sue sentenze fossero recepite soltanto attraverso provvedimenti amministrativi, si dovrebbe applicare un'unica soglia reddituale per l'accesso alla prestazione di inabili single e inabili coniugati, il che porrebbe evidenti problemi di equità. E' quindi convinzione di questo Ministero che il problema debba essere affrontato in modo organico e socialmente equo attraverso un intervento normativo.

Dal momento che un tale intervento è attualmente reso impossibile dallo scioglimento anticipato delle Camere, il Ministro ha avviato un'istruttoria, iniziata lo scorso 7 gennaio con una prima riunione tecnica coordinata dal Sottosegretario Guerra, e ritiene che ogni decisione al riguardo debba essere presa solo a seguito del completamento dell'istruttoria.

In questo senso, il ministro E. F. ha inviato una lettera ai vertici dell'INPS, chiedendo di valutare (pur nel rispetto dell'autonomia dell'Istituto) tutti gli aspetti giuridici, di merito e di equità connessi all'applicazione della nuova soglia reddituale almeno fino al completamento dell'istruttoria stessa (incluse le implicazioni relative alle erogazioni effettuate in aderenza al precedente orientamento giurisprudenziale).