Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 16.10.2012 ha approvato le nuove misure sulla semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese proposte dal Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico.

Le semplificazioni intervengono sul lavoro e la previdenza, sulle infrastrutture, i beni culturali e l'edilizia, sulla privacy, sull'ambiente e sull'agricoltura. Il "nuovo" provvedimento in materia di semplificazione rappresenta un proseguimento dell'opera intrapresa con il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5 (c.d. "Semplifica Italia" – cfr. comunicato stampa n. 12 del 27 gennaio 2012) e darà un importante contributo al rispetto degli impegni assunti a livello comunitari per la riduzione degli oneri amministrativi gravanti su cittadini e imprese.

Il primo intervento è "più sicurezza e meno carte". Vengono semplificati d'intesa con il Ministero del Lavoro esclusivamente adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, senza toccare gli aspetti sostanziali della disciplina, la cui effettività viene anzi rafforzata. Nelle disposizioni vi è un largo utilizzo, sull'esempio delle migliori esperienze internazionali, di modelli standard, di modelli e procedure semplificate (da adottare sentite Regioni e parti sociali) nonché l'allungamento dei termini di apertura delle dogane per facilitare il disbrigo delle pratiche per l'import/export.

Si rende più facile da parte delle imprese il corretto adempimento degli obblighi sostanziali Nello stesso tempo si agevola il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze.

In concreto le misure in questione prevedono quanto si riporta di seguito.

I 33 articoli del Ddl proseguono nello snellimento della burocrazia avviato con il Dl "Semplifica-Italia" di febbraio. Agli 8,14 miliardi di oneri amministrativi su cui si è intervenuti all'epoca si aggiungono ora altri 4,6 miliardi. Molti dei quali (circa 3,7) concentrati nel pacchetto sulla sicurezza lavoro.

Un adempimento che pesa per 390 milioni a cui vanno aggiunti i 308 milioni prodotti dall'obbligo di presentare il Duvri nelle attività a basso rischio. Ancora più cospicua la massa di spesa "aggredibile" nei piccoli cantieri: 2,6 miliardi dovuti ai vari piani di sicurezza che un decreto attuativo snellirà.

Completano il quadro delle semplificazioni sulla sicurezza le verifiche più rapide delle attrezzature da lavoro e l'obbligo del datore di inviare on line all'Inail le denunce di infortunio. E, sempre in zona Inail, va segnalata la necessità per il medico di trasmettere per via telematica i certificati di malattia professionale e non solo quelli di malattia semplice ,misura che, insieme alla possibilità di ottenere la certificazione ai Tarsu in abbinata al cambio di residenza e ai titoli di studio in lingua inglese, completa il mini-pacchetto per i cittadini.
Più di una norma è dedicata invece all'edilizia,a   cominciare dall'eliminazione del silenzio-rifiuto per i permessi di costruire in presenza di vincoli ambientali, paesaggistici o culturali: la Pa dovrà pronunciarsi in maniera espressa.

Inoltre da non    dimenticare la fissazione a 45 giorni del termine di conclusione del procedimento di autorizzazione paesaggistica.
Tra le misure più attese dalle aziende  sono :

a) le semplificazioni per autorizzazione (Aia) e valutazione d'impatto ambientale (Via)

b) l'estensione a 180 della durata del documento unico di regolarità contributiva (Durc) per partecipare agli appalti.

c) la possibilità di ottenere il Durc pure in presenza di debiti contributivi purché abbia crediti vero la Pa certi ed esigibili.

d) l'esonero delle imprese individuali dal Codice della privacy.

e)  la chance degli hotel dotati di bar o ristoranti di somministrare cibi e bevande senza richiedere l'apposita autorizzazione e quella delle reti di impresa di accedere alle gare di appalto.