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RICHIESTA CERTIFICATO PENALE NEL LAVORO DOMESTICO

Fonte: consulentidellavoro.it
Il ministero del lavoro con la circolare n.9/14 interviene sul nuovo obbligo del certificato penale dei lavoratori da adibire ad attività con contatti diretti e continuativi con i minori (Dlgs n.39/14), confermando l'orientamento già espresso dal ministero della giustizia sul fatto che il nuovo adempimento riguarda esclusivamente i rapporti di lavoro costituiti a partire dal 6 aprile.
Il ministero spiega che il nuovo obbligo riguarda i datori di lavoro che impiegano personale per lo svolgimento di attività professionali che comportino contatti diretti e regolari con minori, comprese le agenzie di somministrazione qualora dal relativo contratto di fornitura risulti evidente l'impiego del lavoratore nelle predette attività.
La dizione «impiego al lavoro» ricomprende anche quelle forme di attività di natura autonoma che comportino un contatto continuativo con i minori fra le quali, in primo luogo, eventuali ipotesi di collaborazione, anche a progetto, associazione in partecipazione ecc.
Sono, invece, esclusi dal nuovo adempimento i datori di lavoro domestico nel caso di assunzione di baby-sitter o di persone impiegate in attività che comportino contatti diretti e regolari con minori. Questo perché il legislatore ha inteso tutelare i minori quando gli stessi sono al di fuori dell'ambito familiare, ambito nel quale il genitore “datore di lavoro” può direttamente con maggior efficacia attuare tutte le cautele necessarie nei confronti del bambino/ragazzo.

Ritenute d’acconto operate sui corrispettivi percepiti dai contribuenti che aderiscono al regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità di cui all’articolo 27, commi 1 e 2, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98.

Fonte Agenzia delle Entrate

L'Agenzia delle Entrate fornisce indicazioni operative circa il recupero delle somme trattenute a titolo di ritenuta d'acconto erroneamente applicate sui compensi percepiti dai soggetti rientranti nel regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile per il periodo d'imposta 2012.
In alternativa all’istanza di rimborso di cui all’articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, tali contribuenti potranno scomputare le ritenute in argomento nella dichiarazione Unico Persone Fisiche 2013, a condizione che le stesse siano state regolarmente certificate dal sostituto d’imposta (ritenute che trovano esposizione nel modello 770).

RISOLUZIONE N. 55/E del 05/08/2013



Licenziamento del disabile solo previo intervento della Commissione medica

Fonte DTL Modena


Con sentenza n. 8450 del 10 aprile 2014, la Cassazione ha affermato che un soggetto invalido, assunto tramite le liste di collocamento per disabili, può essere licenziato solo se l'impossibilità di reinserimento all'interno dell'azienda viene accertata da una apposita Commissione medica.