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Split Payment e Fattura P.A. - Come annotare la "scissione dei pagamenti"

La Fattura PA è stata aggiornata alla versione 1.1 in vista delle innumerevoli novità introdotte dal Decreto Semplificazioni Fiscali ( n. 175/2014) e Legge di Stabilità 2015 ( n. 190/2014).

In questa sede tratteremo dell'obbligo, evidenziato anche dal decreto attuativo in merito, che riguarda l'obbligo della "scissione dei pagamenti" (alias Split Payment) cui è sottoposta la Pubblica Amministrazione che riceve le prestazione  di servizi o cessione di beni da fornitori privati (esclusi i lavoratori autonomi).

In sommi capi la P.A. avrà obbligo di effettuare il pagamento al fornitore per la sola parte corrispondente all'imponibile della fattura, provvedendo, per l'imposta sul valore aggiunto, al versamento diretto in nome e per conto dello stesso fornitore (che quindi provvederà poi a conguagliare l'eventuale iva in detrazione derivante dagli acquisti).

Formalmente il fornitore non dovrà cambiare nulla sul documento contabile se non annotare che l'operazione viene effettuata in "scissione dei pagamenti"

Fatta questa breve premessa, provvediamo a evidenziare come operativamente viene effettuata questa annotazione in caso di fattura elettronica V. 1.1 da inviare attraverso il SdI.

L'informazione in questione va valorizzata nel campo EsigibilitaIVA del corpo fattura P.A. (vedi immagine sotto)


In questo campo si deve indicare il regime di esigibilità dell’IVA (differita o immediata) o l’eventuale assoggettamento dell’operazione al meccanismo della scissione del pagamento (il campo è valorizzabile con “I” per IVA ad esigibilità immediata, “D” per IVA ad esigibilità differita, “S” per scissione dei pagamenti).

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