Nella  riunione del 5 e 6 luglio c.a ,il Consiglio dei Ministri  ha approvato il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie che da attuazione alla delega al Governo attribuita dalla legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 approvata dal precedente Esecutivo.

Attuando in maniera rigorosa i criteri di carattere tecnico previsti dalla legge delega, lo schema di decreto legislativo – che ora passerà alle Commissioni parlamentari per un parere obbligatorio ma non vincolante – prevede:

- la riduzione e l'accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure (per il Tribunale di Napoli Nord non è previsto l'ufficio di procura, la cui competenza è attribuita alla Procura di Napoli Sud);

- la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale;

- la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, la cui pianta organica non subirà alcun ridimensionamento.

A questa riorganizzazione si aggiunge quella degli uffici dei giudici di pace che ha già portato all'individuazione di 674 sedi che saranno soppresse e rispetto alle quali è atteso il parere delle commissioni competenti.

Alcuni criteri – non derogabili –  di delega seguiti dal Governo hanno inciso pesantemente sulla possibilità di sopprimere e accorpare uffici di dimensioni inferiori agli standard individuati, come ad esempio l'obbligo di permanenza del tribunale ordinario nei circondari capoluogo di provincia.  Il secondo limite è  stato rappresentato dalla cosiddetta 'regola del tre' (non meno di tre tribunali e procure per ciascun distretto di Corte di Appello), che ha impedito la soppressione di uffici palesemente al di sotto degli standard fissati. Proprio la concomitanza di queste due regole ha ristretto notevolmente l'ambito di intervento sul totale dei  165 tribunali.

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