Marcia indietro sull'accorpamento delle festività

Il governo ha invece deciso di  rinunciare all'attuazione dell'accorpamento delle festivita' infrasettimanali  e patronali non concordatarie,peraltro  ,   lanciata un anno fa dal governo Berlusconi con il dl 138/2011 ,ad esclusione   del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno

Il consiglio  dekl ministri del 20 scorso  ,infatti ,ha deciso di non procedere all'accorpamento per tre ragioni

1 ) secondo le stime della Ragioneria generale dello stato, la misura non dà sufficienti garanzie di risparmio

2)   mancano  in Europa norme statali che accorpino le celebrazioni nazionali e le festività dei Santi patroni.

3)  perche' ,comunica Palazzo ghigi , «l'attuazione della misura nei confronti dei lavoratori privati violerebbe il principio di salvaguardia dell'autonomia contrattuale, con il rischio di aumentare la conflittualità tra lavoratori e datori di lavoro».