La stretta sulle agevolazioni fiscali,che  a regime vale un miliardo di euro. si caratterizza in particolar modo dalla   la franchigia di 250 euro che dovrà essere applicata alle deduzioni e a tutte le detrazioni d'imposta.
Il ticket sulle agevolazioni, stando alle ultime modifiche apportate al testo dell'articolo 12 del Ddl sulla stabilità, non risparmierà neanche i cosiddetti bonus fiscali «riconducibili» alle detrazioni e alle deduzioni degli articoli 15 e 10 del testo unico.
Si tratta ad esempio delle deduzioni per le erogazioni liberali in denaro a favore di confessioni religiose, le detrazioni per le erogazioni liberali in denaro alla Biennale di Venezia ed  all'Ente Ospedalierio Galerio di genova
Restano invece escluse dalla stretta i bonus per le ristrutturazioni edilizie e quelle per la riqualificazione energetica degli edifici.
Gli altri 140 milioni di euro per oltrepassare quota un miliardo,  dovranno arrivare dall'applicazione del tetto di 3mila euro alle detrazioni d'imposta.pur se resta da chiarire   se i 3mila euro si riferiscono al beneficio massimo o alla spesa da portare in detrazione,tendo conto che nella seconda ipotesi   , l'effetto sui contribuenti sarebbe decisamente più pesante .

Altro punto dolente della "riforma" degli sconti fiscali è quello della retroattività,  legata al fatto che gli effetti si sentiranno sulle dichiarazioni dei redditi di quest'anno.  Il ministro dell'Economia spiega che l'effetto di cassa è sul 2013, mentre quello di competenza è legato al 2012.Pertanto   leggendo   le norme messe a punto spunta un nuovo capitolo retroattivo della stretta fiscale.